Museo Marino Marini
Settembre – Novembre 2004
Fondazione Marini San Pancrazio Firenze.
Lo spazio lirico di Del Bue, quello ritagliato entro le studiate superfici dei suoi quadri spesso anomali per forma e dimensioni, riesce a sconcertare non appena la cordiale veduta di un colle, di un borgo o di una riva, si rivela inquieta metafora di significati ulteriori, geografia di un labirinto piuttosto che d’una rassicurante cronaca familiare.
Ma è soprattutto la notte il luogo poetico di Del Bue, destinato a raccogliere i silenzi e le voci sommesse dietro le pareti, i brusii della natura assopita e, con essi, la singolare euforia di figure-ombre assiepate intorno al passaggio di una corsa d’auto che fa balenare nelle tenebre gli smalti vermigli e il giallo dei fari, sollecitando plausibili confronti con l’affiorare dei colori da miniatura nelle cacce notturne di Paolo Uccello.
(Testo Un’isola a due passi da casa di Carlo Sisi, tratto dal catalogo Museo Marino Marini, Gianni Del Bue, Fondazione Marini Pancrazio Firenze)